Il 2 giugno del 2020 ho presentato un disegno di legge dal titolo “Introduzione di norme per l’eliminazione del divario retributivo di genere”, volto ad eliminare le differenze salariali che ancora esistono tra uomini e donne nella Regione Siciliana.
Il mio disegno di legge, punta alla eliminazione totale delle differenze salariali tra donne e uomini e prevede specifici benefici per le aziende che mettono in campo politiche lavorative virtuose e tese all’uguaglianza tra i lavoratori di sesso differente.
Senza parità retributiva di genere e senza parità tra i sessi, in ogni settore in cui si sviluppa l’attività umana, infatti non è possibile sviluppare un modello di società basato su rapporti equilibrati tra donne e uomini di cui abbiamo bisogno.
Grazie al mio ddl il tema della eliminazione del divario di retribuzione tra lavoratori e lavoratrici ha finalmente trovato spazio nell’agenda politica regionale.
La data scelta per annunciare la presentazione del disegno di legge non è stata casuale: il 2 giugno del 1946 si verificò un fatto storico poiché, finalmente, per la prima volta anche le donne ebbero il diritto al voto nel referendum per la scelta tra monarchia e repubblica.
Il mio disegno di legge
Che cos'è
La nostra Carta Costituzionale indica di assicurare l’effettiva e completa parità nella vita lavorativa: l’articolo 3 indica l’uguaglianza tra i cittadini senza discriminazione e il 27 vieta qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l’accesso al lavoro”.
Purtroppo nonostante le leggi questi principi, spesso, non trovano applicazione nella realtà. Le donne hanno sempre maggiori problematiche di accesso al lavoro e quando trovano occupazione vi è un divario retributivo inaccettabile. Secondo Eurostat la retribuzione oraria lorda media delle donne è inferiore a quella degli uomini e il divario retributivo di genere nell’U.E. si attesta tuttora a circa il 16%, una percentuale che è solo in lieve calo o addirittura in aumento in alcuni Stati membri”.
Per queste ragioni serve – a tutela della donne – favorire l’accesso al lavoro attraverso orari di lavoro flessibile, congedi parentali ad ore o frazionato, banca delle ore, smart working, servizi per l’infanzia o bonus per l’assistenza degli anziani.
Perchè in Sicilia
Anche la Sicilia è indietro per quanto riguarda la effettiva parità retributiva. La Regione, a mio avviso, deve essere parte attiva con interventi economici a supporto delle imprese e di azioni legate alla trasparenza dei dati relativi alla retribuzione e con azioni di sensibilizzazione, premiando quelle imprese virtuose in questo tema. La mia proposta di legge parte dalla Costituzione e occorre fare presto per mettere a punto una misure volta a garantire una effettiva parità di retribuzione tra uomo e donna.