Quello di oggi è un passo avanti verso la parità tra uomini e donne nella vita lavorativa con il sostegno della Regione Siciliana alle imprese siciliane nella promozione di iniziative volte alla parità retributiva. In Italia e in particolare in Sicilia, ancora oggi le donne, sul lavoro, devono ancora fare i conti con sfide, disparità e minacce: abusi e molestie, stipendi più bassi, minori opportunità di lavoro e di carriera.

A livello economico, l’indicatore relativo al divario retributivo globale tra donne e uomini registra un divario di genere pari a circa il 40% nell’Unione Europea. Il divario retributivo è il risultato di una vasta gamma di squilibri di genere presenti sul mercato del lavoro che vedono la donna ancora discriminata. Basti pensare che in Italia l’occupazione femminile è ferma al 49% mentre quella maschile si attesta al 68%, collocando l’Italia in penultima posizione tra i paesi dell’UE, con 10 punti di differenza rispetto alla media europea. Spero che presto arrivi in aula per poter dare un prezioso contributo verso un cambiamento di paradigma”.

Serve un cambiamento culturale per una concezione di impresa differente che riesca a coniugare gli aspetti lavorativi e quelli familiari, affinché il progresso economico non resti appannaggio di pochi ma venga condiviso con i diversi attori protagonisti della società.