“Dopo un anno dall’approvazione della legge di iniziativa parlamentare che prevede la ricollocazione occupazionale dei lavoratori non vedenti siciliani, non si muove foglia e i lavoratori continuano a rimanere a casa. Il governo Schifani se ne faccia carico in tempi celeri”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano a proposito dell’ancora mancata entrata in servizio dei 28 centralinisti che aspettano di essere ricollocati dopo la modifica della legge 60 del 76.
“La vicenda prende le mosse – spiega Marano – dal governo Musumeci che prometteva letteralmente di vigilare affinché gli enti pubblici e privati rispettassero quanto previsto in tema di diritto al lavoro alle persone non vedenti e ipovedenti. Ma dopo un anno dall’approvazione all’Ars del disegno di legge di iniziativa parlamentare che ha modificato la legge sono ancora parecchi gli enti che non rispettano la normativa. E’ paradossale che proprio la Pubblica Amministrazione che dovrebbe dare il buon esempio spesso non applica una normativa chiarissima che obbliga l’Amministrazione della Regione Siciliana, gli enti pubblici e le aziende dalla stessa dipendenti, vigilati o controllati nonché gli enti locali della Regione ad assumere almeno un soggetto privo della vista, qualora gli stessi siano dotati di centralino telefonico”.
“Credo non sia così difficile collocare 28 soggetti nella sola provincia di Catania, ma occorre che la Regione solleciti e vigili gli enti pubblici affinché rispettino la normativa. Per queste ragioni ho depositato un’interrogazione con la quale chiedo un impegno concreto del governo per risolvere questa problematica – conclude la deputata ARS.