Uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di dissalazione dell’acqua marina nel capoluogo etneo grazie ad un mio emendamento presentato al disegno di legge n. 771 e approvato dal Parlamento Siciliano.

La siccità ha assunto contorni drammatici in Sicilia perché ereditiamo dai governi precedenti un desolante nulla di fatto sul fronte delle infrastrutture irrigue e mi riferisco sia alla realizzazione di quelle nuove che alla manutenzione di quelle esistenti. Ma è mancata anche un’adeguata programmazione degli interventi a sostegno dell’agricoltura, dell’allevamento e a tutela dei tantissimi cittadini siciliani oggi costretti a disagi da terzo mondo.

I primi segnali del cambiamento climatico hanno gettato la nostra regione nel caos. La strada dei dissalatori andava imboccata tempo fa.

Con un emendamento nell’ultima finanziaria regionale lo avevo proposto ma il governo Schifani ha lasciato che il mio appello cadesse nel vuoto e adesso siamo qui a parlare di razionamento della risorsa idrica.

Certamente paghiamo il prezzo di un’assenza pesante che è quella dell’assessore all’Agricoltura, da mesi ne sollecitiamo la nomina ma non c’è stata alcuna risposta. Per non parlare della polemica sterile e pretestuosa del ministro Nello Musumeci che oggi lancia accuse ma da presidente della Regione siciliana ha fatto ben poco per evitare che si arrivasse a questa situazione. Lo studio di fattibilità che realizzeremo rappresenta solo il primo passo ma ritengo sia assolutamente necessario per avviare una gestione dell’emergenza idrica che vada finalmente oltre gli interventi spot che abbiamo visto fino ad ora.

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Jose Marano
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